Osteoartrosi

L’artrosi è una malattia articolare degenerativa nonché la forma più diffusa di artrite che colpisce centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. L’incidenza di questa patologia aumenta con l’età ma i primi sintomi possono apparire in qualsiasi momento.

L’artrosi è caratterizzata da dolori articolari, rigidità e instabilità delle articolazioni. Nota anche come artrite 'da usura', l’artrosi è causata dal deterioramento della cartilagine che ricopre le estremità delle ossa con conseguente frizione all’interno dell’articolazione durante i movimenti. Inoltre, il liquido sinoviale che lubrifica l’articolazione si degrada, perdendo le sue proprietà di lubrificazione e assorbimento degli urti.¹ Di conseguenza, l’articolazione si irrigidisce e provoca dolore, limitando la mobilità. L’intensità del dolore articolare può variare notevolmente e può colpire qualsiasi articolazione, ma nella maggior parte dei casi interessa ginocchia, mani, zona lombare, collo o anche.

Il trattamento dell’artrosi può includere approcci farmacologici e non. Un approccio terapeutico conservativo può essere efficace per alleviare i sintomi lievi. Questo tipo di approccio include modifiche allo stile di vita come l'attività fisica e il mantenimento di un peso sano.

Con il progredire della patologia, può essere necessario un trattamento farmacologico per alleviare i sintomi. Le opzioni più comunemente impiegate includono l'assunzione di antidolorifici per ridurre l’infiammazione, come ad esempio farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per via orale e corticosteroidi. Questi trattamenti alleviano il dolore rapidamente ma a breve termine e spesso comportano effetti collaterali, per cui sono sconsigliati per un uso prolungato. L’assunzione di FANS per via orale aumenta il rischio di effetti avversi come sanguinamento gastrointestinale, danni ai reni, infarto e ictus.² Frequenti iniezioni di corticosteroidi sono sconsigliabili poiché possono accelerare il progresso dell’artrosi, indebolire le ossa, alterare il flusso sanguigno e aumentare il rischio di fratture.³

L’acido ialuronico (noto anche come ialuronano e sodio ialuronato) è un biopolimero naturalmente presente all’interno del liquido sinoviale e intorno alle articolazioni. L’acido ialuronico contribuisce a mantenere la viscosità del liquido sinoviale ed è importante per ridurre la frizione all’interno delle articolazioni. Inoltre, contribuisce all'assorbimento degli urti, ammortizzando l'articolazione.⁴

Nei pazienti affetti da artrosi, la qualità del liquido sinoviale si degrada a causa della bassa concentrazione di acido ialuronico. Questo può comportare un aumento della frizione e danni alla cartilagine. Le iniezioni di acido ialuronico all’interno dell’articolazione (note come viscosupplementazione) possono favorire la naturale produzione da parte del corpo, riducendo la frizione articolare, assorbendo gli urti, agevolando i movimenti e riducendo il dolore. Ripristinando le proprietà naturali del liquido sinoviale, la viscosupplementazione ha lo scopo di proteggere la cartilagine dai danni.⁴

Per alleviare il dolore in seguito a un trattamento con acido ialuronico sono necessarie 1-4 settimane⁵ e gli effetti possono durare fino a 6 mesi. Di conseguenza, i pazienti possono godere di prolungati periodi senza sintomi tra un trattamento e l’altro. Il trattamento registra elevati livelli di soddisfazione dei pazienti e un alto tasso di successo: l’80% dei pazienti risponde bene al trattamento con acido ialuronico.^6,7

La viscosupplementazione si è rivelata efficace per:

• Ritardare interventi di sostituzione delle articolazioni⁸
• Migliorare la funzione articolare^5,6 e la mobilità⁸
• Ridurre il dolore^6,10 e l'assunzione di antidolorifici^9,11,12

L'acido ialuronico è ben tollerato e può essere usato in sicurezza nei pazienti affetti da altre patologie. L'acido ialuronico è una molecola naturalmente prodotta dal corpo umano ed è presente nella pelle, nelle articolazioni e nei tendini. Di conseguenza, le reazioni avverse all’acido ialuronico sono rare. Gli effetti collaterali più diffusi sono le infiammazioni localizzate o il gonfiore che regrediscono in un breve periodo di tempo.^6,7,11 L’acido ialuronico da biofermentazione senza componenti di origine animale offre un profilo di sicurezza migliore rispetto all’acido ialuronico di origine animale. L’acido ialuronico di origine animale, come quello derivato dalle creste di gallo, presenta un elevato rischio di reazioni avverse come gonfiore e infiammazione.¹³

La viscosupplementazione con acido ialuronico avviene tramite un’iniezione intra-articolare, vale a dire direttamente all’interno dell’articolazione. Il trattamento deve essere somministrato esclusivamente da un medico addestrato ed esperto di iniezioni intra-articolari. Il trattamento si rivela più efficace in caso di iniezioni ecoguidate, che consentono di praticare l’iniezione in modo più mirato. A seconda della tipologia prescelta, può trattarsi di una singola iniezione o di un ciclo di un massimo di cinque iniezioni.